Crisi“C’è una sola regola per gli uomini politici di tutto il mondo: quando sei al potere, non dire le stesse cose che dici quando sei all’opposizione. Se ci provi, tutto quello che ci guadagni è di dover fare quello che gli altri hanno trovato impossibile”. John Galsworthy

Ci risiamo!

Finita la stagione delle Ferie Agostane, tornano inossidabili le prime pagine dei quotidiani, che declamano la gravità della crisi economica in atto, la dubbia efficacia delle “manovre di crescita” impostate dai vari Governi, ed i drammi legati all’impennata del tasso di disoccupazione. Insomma, quasi a voler rendere meno amara la “villeggiatura” di quanti se la siano potuta permettere, smorzando i toni allarmistici pre-G8, si è preferito ridurre il clamore suscitato dai tanti casi di concreta disperazione personale – fatta di occupazioni aziendali, picchetti e blocchi stradali, tensioni con le forze dell’ordine – alla faccia della solidarietà tra cittadini.

E come una ciliegina sulla torta, tornano anche i vari meeting, briefing, workshop

L’ultimo della serie – primo della nuova stagione Autunno/Inverno 2009 – si è concluso ieri sulle sponde del Lago di Como. Già, il Lago di Como… Da meravigliosa “rimembranza” storico-geografica di Manzoniana novella, a moderno “Nido dell’Aquila” dove politici di ogni “colore” ed industriali, si ritrovano per decidere le sorti delle Italiche genti.

Quello che non riuscirò mai a comprendere e men che meno a giustificare, è che le soluzioni alla Recessione vengano alla luce solamente quando recitate davanti a platee di uditori distratti e di “amichevoli” giornalisti. A mio avviso, meglio sarebbe per il Sistema Economico, che le scelte fossero fatte “dati alla mano” e lontane dalle edonistiche esibizioni mediatiche di Ministri, imprenditori e Sindacati. Anche se sono conscio che poi lo scrosciante applauso resterebbe una chimera

Pensare che il Ministro dell’Economia ed il Governatore della Banca d’Italia “riprendano” i Banchieri – per l’inefficiente gestione del denaro, affidato loro per riavviare il circuito produttivo – è indicativo della follia che ci circondi e domini sovrana. Chi se ne importa di sentirli alla TV, inveire e bacchettare nel mucchio, meglio sarebbe che prendessero iniziative dure e durature contro le Banche “inconcludenti” e stop! Invece si cerca per forza l’approvazione – di facciata – delle folle. Bravi!

Non nego che di recente, sentendo parlare di compartecipazione aziendale, addirittura Giulio Tremonti, abbia sentito correre un brivido lungo la schiena… Non foss’altro che da parte mia, quale cittadino “senza voce”, indichi da tempo in tale metodologia di gestione, una possibile cura ai malanni dell’economia e del mercato del lavoro. Vista la sua recente “illuminazione”, non capisco perché il Ministro non dia seguito alla sua idea, emanando un Decreto d’urgenza. Non  capisco neppure perché ci si debba ancora consultare con soggetti Confindustriali che mostrino sempre la mano, pronti a prendere e mai a concedere qualcosa.

La politica delle idee funziona solo avendo “le palle” per metterla in pratica, contro tutto e contro tutti! Gli Italiani sono lì che aspettano, piangendosi addosso, che si “accenda una luce”. A meno che non abbiano già “tagliato” loro la corrente!

E’ venuta l’ora di “fare pulizia” sul Mercato (termine ormai “soppesato” dal più scaltro dei Liberisti), di reintrodurre – in certi casi – le Partecipazioni Statali (odierna utopia anche per il più “rosso” dei Socialisti), di mettere in cantiere una “Green Economy” efficace e basata su valori nuovi – seppur impolverati – come equità sociale e bio-sostenibilità. Una sorta di soft-landing all’Italiana (Italiana si, ma nel senso buono del termine).

E’ evidente invece, che le scelte Governative siano dirette a ripartire dai Modelli Tradizionali di Sviluppotutti PIL e poco altro – così come lo è, che gli effetti positivi sul PIL si riverberino sull’occupazione con sei mesi di “ritardo”. Ma forse sono troppo pessimista… Magari si punterà ad un programma di crescita a “due cifre” del Reddito Nazionale. “…Un nuovo Miracolo Economico che porti un milione di posti di lavoro (almeno)…”! Un semplice delirio? Perché mai? Colui che ne ha parlato tanto tanto tempo fa, ottenendo “il nulla”, dorme ancora tranquillo e beato a Palazzo Chigi.

D.V.