In base ai dati Istat riferiti al Novembre 2008, l’Italia conta 60 milioni di residenti.
Tale traguardo è stato raggiunto grazie agli stranieri presenti regolarmente sulla Penisola. Tuttavia, qualora fossero stati considerati i clandestini – di fatto non computabili – la cifra sarebbe stata certamente più alta.
Già, i clandestini… “Il problema” sempre in “via di risoluzione” da parte di ogni Governo in carica, almeno negli ultimi vent’anni.
E’ logico che vivendo in condizioni di fame, miseria e povertà, chiunque sia libero di cercare fortuna, scappandosene verso quell’Occidente tutto luci e lustrini, la cui ricchezza ed ingordigia è costantemente rilanciata dai media. Io sarei senz’altro fuggito. Una fuga verso un moderno Klondike, per avere la mia parte di pagliuzze d’oro…
Meno logico è stata invece la poca lungimiranza dimostrata nella produzione normativa, inefficace sia nel regolamentare i flussi migratori in ingresso, sia nel tutelare i cittadini italiani. Al riguardo, la scarsa repressione di reati sempre più spesso commessi da irregolari, è tanto tristemente evidente quanto indicativa.
Mettendo insieme le migliaia di persone provenienti dagli sbarchi, quelle salvate dalle sanatorie più o meno mascherate che si sono succedute negli anni e da ultimo i plotoni di Rumeni e di Rom “liberati” dal precoce ingresso della Romania nell’Unione Europea, si è ottenuto solo una cosa: il Caos.
Ora, se da un lato si cerca di arginare l’invasione delle Italiche sponde, mediante i severi rimpatri concordati con il nuovo “amicone Libico” – che ci tiene sotto un continuo ricatto storico-politico-economico – dall’altro si prevede si consentire forme di autotutela popolare, mediante l’istituzione delle famigerate “ronde”.
Insomma, gruppi di buontemponi – con indosso un camicia dalle tonalità più o meno nere – che dovrebbero passare le ore guardando qua e là, per “proteggere e servire” la comunità. Visto che parliamo di Italia, riuscite ad immaginare la facilità con cui nascerebbero dei soprusi? Magari anche verso singoli ed innocenti cittadini a passeggio col cane. Se poi l’esempio dovesse essere quello delle costituende ronde nere del Sig. Saya, ci dovremmo davvero preoccupare, in vista di un futuro ritorno al regime…
Ma non sarebbe meglio rafforzare le forze dell’ordine? D’altronde, in una società realmente educata e solidale, ogni buon cittadino ligio ai doveri civici e del buon vivere, dovrebbe essere egli stesso, una ronda della società e chiamare le forze di Pubblica Sicurezza quando si dovesse imbattere in situazioni delittuose. Invece tanti fatti di cronaca trattano solo una cosa: l’indifferenza del passante verso quel che gli accade intorno. Allora si, che appare più facile la scelta della logica del branco e del linciaggio, anziché quella della giustizia e della legalità.
Chiudo indirizzando un pensiero ai giovani Iraniani che lottano contro un sistema dittatoriale e persecutorio. Tacciati di essere contro-rivoluzionari, tra i tanti simboli che combattono, risaltano le figure dei Pasdaran, i Guardiani della Rivoluzione, che come moderne ronde islamiche ne schiacciano ogni sussulto di libertà e di novità, in nome e sotto tutela, della sola ed unica ragion di Stato.
D.V.