“L’Ambizione è lo sterco della gloria”. (Pietro Aretino)
“Confermo che in questa vicenda, per come sono andate le cose, molti di noi si giocano qualcosa di più importante della carriera: si giocano la faccia. Io parto dal presupposto che la faccia sia più importante della carriera. Rischiamo tutto, ma lo facciamo con determinazione, amore per l’Italia e convinzione che questo Paese ha un tempo davanti a sé, che è un tempo di bellezza e di entusiasmo”. (Matteo Renzi, 21 Febbraio 2014)
Incipit. Or dunque, dopo tanto ciarlare, terminate le Consultazioni più “sbrigative” della nostra Storia recente e venuta meno l’attesa per conoscere la fantomatica lista dei “papabili”, i nuovi Ministri della Repubblica hanno giurato al Quirinale, che dire? Beh, se non altro, è necessario prendere atto che, dopo aver messo l’impronta sul Governo di Mario Monti e su quello “pensionato” anzitempo, presieduto da Enrico Letta, anche nella forsennata corsa volta a costruire la “squadra” di Matteo Renzi, Giorgio Napolitano abbia pensato bene di dar prova di cosa “non voglia dire” essere un Presidente della Repubblica ligio e rispettoso della Costituzione…
Ma veniamo a noi.
Buttando un occhio agli ultimi eventi che hanno scosso o meglio scombussolato, le vicende politiche nazionali, Ambrose Bierce avrebbe esordito dicendo: “Tradire: ripagare per la fiducia accordata”… E in effetti, è quantomai arduo, se non impossibile, dargli torto.
Ieri
Qualche tempo fa, quando tra Enrico Letta e Matteo Renzi cominciarono a palesarsi le crepe prima e i profondi attriti poi (scontri al vetriolo tanto deleteri quanto ridicoli, messi in piazza a giorni alterni e sempre seguiti da improvvisi ravvedimenti, proprio in virtù della declamata “reciproca Fiducia”, ndr) avemmo modo di paragonarli ai “giochetti” della vil Politica, tanto in voga nella fu “Balena Bianca” (la DC, ndr) di Giulio Andreotti e Amintore Fanfani (auto-citaz.: «mentre i “piccoli Democristiani crescono”, l’Italia affonda», ndr).
E in effetti, a ben guardare, fummo buoni profeti, visto e considerato che proprio quelle “sceneggiate di Palazzo”, scontate e stantie, messe in piazza a favore di telecamera, hanno finito per condurre alla formazione del “Governo delle idi di Marzo”. Da un lato, sta ora il “Giuda Iscariota”, nonché, per l’appunto, novello “Cesaricida double face”; il “Bruto e Cassio” della situazione, che di nome fa Matteo Renzi. Dall’altro resta, rammaricato e “sanguinante”, Enrico Letta: l’incerto, volenteroso ma incapace “Giulio Cesare”, tradito nella Roma moderna. Su tutti, ovviamente, vigila imperante, il volere pretenzioso e impenitente di “Giove” fatto persona: Giorgio Napolitano.
E proprio mentre studiava a tavolino il come e il quando fare le scarpe al suo compagno di Partito (pardon: “compagnuccio della parrocchietta” in salsa PD, nonché “nipote di cotanto Zio”, ndr), è assai probabile che gli unici ad essere lieti, innanzi all’eventualità di un nuovo Esecutivo, guidato dal proprio ex “Podestà”, fossero in larga parte, soltanto i cittadini di Firenze… Per poterselo togliere di torno!
Oggi
In attesa che le promesse “cadano” una dopo l’altra, nel limbo degli eventi, agli Italiani non resta che pazientare, poiché presto o tardi impareranno, nuovamente, quanto sia sciocco affidarsi al primo venuto (l’ultimo di una lunga serie, ndr) presentatosi come “salvatore della Patria”…
Certi del suo “auto-annichilimento”, mentre ci sediamo sul greto del fiume in attesa di vederne passare la “carcassa”, ci rivolgiamo proprio al nuovo Presidente del Consiglio.
«Caro Matteo (ragioni anagrafiche ci spingono a parlarti da pari a pari, dandoti del tu, ndr), dopo che il “formalismo Parlamentare” ti ha dichiarato pienamente in carica, in tutta Onestà, non siamo affatto disposti a concederti la nostra ideale Fiducia, né confidiamo nel fatto che tu riesca nel velleitario intento di compiere un “Ottimo Lavoro”…
In primis ti neghiamo la Fiducia in quanto Elettori. Non bastassero le idee che hai in mente riguardo al “Sistema Paese”, oltreché le tue intenzioni in tema di Riforme Istituzionali, di forma di Stato e di Governo da dare alla “Terza Repubblica” e di Legge Elettorale (che in tutta Onestà, sono assai diverse dalle nostre, NDR), non ci piace il fatto che anche tu, a dispetto di quanto avesti modi di affermare pochi mesi or sono, sia “entrato” a Palazzo Chigi senza aver ricevuto alcuna “investitura” elettorale da parte del Popolo Sovrano.
In secondo luogo, te la neghiamo in veste di Cittadini, per diverse ragioni. Perché in Politica Estera, siamo certi che nei tuoi intendimenti, da un lato il nostro Paese continuerà ad essere una “pedina” della Germania di “Frau Merkel”, della BCE, dell’OCSE e del Fondo Monetario Internazionale (come dimostrato dalla nomina di Pier Carlo Padoan al Dicastero dell’Economia). Dall’altro, non abbiamo dubbi che deciderai di agire in continuità con i tuoi predecessori, perseverando, ad esempio, nello sciagurato aggiramento dell’art.11 della nostra sacra Costituzione (in materia di “guerre d’oltre-confine” mascherate da missioni di Peace Keeping, ndr) giusto per non alterare gli “Alleati” della NATO, o chi per loro (evenienza ribadita a più riprese da un pretenzioso e fin troppo incontestabile Capo dello Stato, cui anche tu, in fin dei conti, hai “giurato” ubbidienza).
In Politica Interna, invece, ad impedirci di stare dalla tua parte, sono innanzitutto le proposte che covi in cuor tuo per tentare di “rilanciare” l’Economia e l’Occupazione. Se da un lato, l’incarico affidato a Giuliano Poletti al Ministero del Lavoro, sembra tanto una sorta di parafulmine, utile per farti agire indisturbatamente su un fronte fin troppo caldo – deturpato negli anni dal “Pacchetto Treu”, dalla “legge Biagi” e dalla “Riforma Fornero” – magari partendo dalla cancellazione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, dall’altro, è evidente la tua volontà di confermare Opere Pubbliche mastodontiche e di dubbia utilità come la TAV – alle quali siamo fermamente contrari – dimostrata dalla conferma di Maurizio Lupi alle Infrastrutture e ai Trasporti. E come “ciliegina sulla torta”, ti neghiamo l’appoggio per la tua scontata scelta di aprire ancor più il portafogli, per finanziare spese folli come quella prevista per l’acquisto degli F-35, meglio noti come “caccia bidone di V generazione”, evidenziata dalla nomina di Roberta Pinotti alla Difesa.
Per finire, a conferma dei nostri intendimenti, stanno la decisione di mantenere Angelino Alfano al Viminale (perché in questo Sistema, il mantenimento dello Status Quo fa comodo a troppi “Qualcuno”, ndr) e di fare a meno di un pezzo da novanta della Magistratura come Nicola Gratteri in veste di Guardasigilli. Scelte che parlano da sole e che ci dicono, ad esempio, che non imporrai l’apertura degli “Archivi” per saziare finalmente la “fame di Verità” degli Italiani sulle “Stragi di Stato” e che il pieno riavvio della lotta alla Mafia non sia una tua priorità.
Da ultimo, anche se volessimo, non potremmo concederti alcuna Fiducia, per principio. Con la tua presunta “ventata” di novità, iniziata con l’impegno sul fronte della Legge Elettorale – che con mal celata presunzione hai battezzato “Italicum”, privando i giornalisti del piacere di provvedere in tal senso – hai di nuovo offerto le luci della ribalta al “Caimano”, noto ai più come il “Pregiudicato di Arcore”, nonché come il “Cavaliere pieno di macchie”, oltreché come l’ex Senatore della Repubblica decaduto per ragioni giudiziarie, Silvio Berlusconi.
Costui, allo stato, è il vero “vincitore” del tuo Governo e se egli continuerà a farsi i “fatti propri” e a fare il male dell’Italia, grazie al suo impegno (si fa per dire, ndr) in Politica, l’unico responsabile sarai sempre e soltanto tu. “Pranzi di Arcore”, o meno…
A proposito: non possiamo negare che il Piano Programmatico del tuo Esecutivo ci ricordi il famigerato “Contratto con gli Italiani” che qualche anno or sono, proprio il tuo “padre putativo” volle “vomitare” nelle case degli Italiani, direttamente dallo studio televisivo di Porta a Porta… E che dire poi della tua promessa di ottenere risultati concreti entro i primi sessanta giorni dall’insediamento? Permettici di dire che essa ci ricordi parecchio quella fatta dal suddetto, riguardo ai suoi “primi cento giorni” a Palazzo Chigi…
Insomma, se il “nuovo che avanza” è così simile ad un periodo malandato e stantio, che puzza di marcio e che non può dirsi del tutto concluso, stiamo freschi»!
Domani
«Matteo, credici, potremmo continuare, ma tanto ci basta. Nello scegliere di non farci abbindolare dalla tua riconosciuta capacità di fare Marketing, con cui sei in grado di venderti alle folle e di regalare sogni, saremo davvero lieti di essere smentiti, qualora dal tuo Governo venisse qualcosa di buono per l’Italia e per gli Italiani. Qui non siamo alla “Ruota della Fortuna”. Ergo, spetta a te, sempre che tu ne sia davvero all’altezza, adoperarti concretamente per farci ricredere, compiendo (cosa ardua se non impossibile, ndr) atti davvero “illuminati”.
In caso contrario (eventualità che a nostro modo di vedere ha maggiore probabilità di realizzarsi, ndr) ti aspettiamo al varco della nostra critica, puntigliosa e severa, che per quanto conti, non fa sconti ad alcuno».
D.V.
Addendum. Tornando al principio della riflessione, è evidente anche ai più ciechi delle “cose della Politica”, che anziché trovarci a veder scorrere i primi fotogrammi di un film intitolato “Renzi I”, ci troviamo a leggere i “titoli di coda” di una pellicola di serie B, chiamata “Napolitano III”…
Insomma, è inutile: più il tempo passa, più ci convinciamo dell’idea che “Colui che sul Colle alberga” sia stato e continui ad essere un pessimo Capo dello Stato. Il peggiore della Storia Patria, anzichenò! E dicendo ciò, chiniamo doverosamente il capo innanzi alla somma Figura Istituzionale da lui rappresentata.
In effetti, non bastassero i suoi continui interventi sui temi nell’agenda dei vari Esecutivi fin qui succedutisi; le perduranti pressioni quotidiane esercitate sul Parlamento e ogni altra velleità a lui cara, di “dirigismo” della “vil Politica” fuori dalle prescrizioni della Sacra Carta, ci è assai difficile dimenticare le “firme facili” apposte sul Lodo Alfano, sullo Scudo Fiscale e sulla Legge salva-ILVA, oltreché sull’incomprensibile e in un certo qual modo illegale, “Grazia Diplomatica” concessa a Joseph L. Romano, Colonnello dell’USAF, coinvolto nel “Caso Abu Omar” e condannato in contumacia dalla Giustizia Italiana…
E ovviamente, resta sempre vivo in noi, il rammarico e l’indignazione per la vicenda delle Intercettazioni (distrutte per decisione di una Consulta alquanto “imboccata”, ndr) che lo vide duellare a distanza con la Procura di Palermo (e di cui si spera che qualche solerte Cancelliere, spinto da senso di Verità, abbia fatto una copia da svelare al mondo, prima o poi…).
Tali e tanti casi che, rammentati uno ad uno, assieme ad innumerevoli altre “varie ed eventuali” che la concitazione del momento relega lontano dai nostri ricordi, ci portano tranquillamente ad affermare: “ecco una ragione in più appoggiare idealmente, la richiesta d’Impeachment dell’immortale Inquilino del Quirinale, presentata (e frettolosamente rigettata, ndr) dall’unico Partito “illuminato”, di nome e di fatto (il M5S) seduto sugli scranni.
Frattanto, nell’attesa che il procedimento di Messa in Stato d’Accusa prima o poi e in qualunque modo, si compia (sebbene, ahinoi, il suo esito negativo appaia quantomai scontato per mancanza degli adeguati “numeri Parlamentari”, ndr) non resta che confidare che il futuro regali all’Italia qualcuno di meglio, ovvero che abbia realmente a cuore i valori del Diritto e della Democrazia.