drogheBella storia quella del sogno americano su cui ha finito per basarsi la moderna economia.

Eh si, un insieme fatto di autorealizzazione personale, famigliola numerosa e felice, casetta con giardino, un paio di auto in garage e… Chi più ne ha più ne metta!

Tante soddisfazioni legate al duro lavoro di ciascuno, che però nascondono le manie di una società arrivista, ingorda ed abbarbicata sulle proprie finte certezze.

Una realtà fatta di corse, o meglio una corsa chiamata realtà, in cui la “benzina” si chiama di volta in volta: Alcool, Nicotina, Caffeina, Cannabis, Eroina, Cocaina, Anfetamina. Senza voler poi chiamare in causa, l’ampio capitolo dei farmaci antidepressivi o ansiolitici.

Insomma, prodotti e sostanze più o meno legali, naturali o sintetici, sempre più spesso alla base di eventi di drug addiction.

L’unico riferimento comune? Lo “sballo” di massa che provocano.

A fenomeni riconosciuti come la Tossicodipendenza propriamente detta, l’alcolismo, il tabagismo,  si sono affiancati il Binge drinking e l’intossicazione da assunzione massiccia e ravvicinata di caffè, bevande energizzanti e chewing-gum additivate con Caffeina.

Pensateci bene:

– Utilità dell’Alcool: zero!

– Utilità della Nicotina: zero!

– Utilità della Caffeina: zero!

– Utilità di Eroina, Cocaina, Anfetamina, Cannabis: beh, lascio a Voi la risposta…

E non vale certo il motto: “smetto quando voglio”. Avete mai provato per esempio, a restare per un paio di giorni senza la quotidiana dose di caffè, o solo un paio d’ore senza sigarette? Avrete di certo manifestato tensione cervicale, mal di testa, irritabilità, ansia, apatia… Vi pare normale? E Vi pare normale che esistano medici che invitino a bere vino, o a sorseggiare ‘na tazzulella ‘e cafè, purché “in modica quantità…”?

Eh si, bello quello stile di vita all’occidentale che tutto il mondo desidera. Uno stile di vita ipercompetitivo che per “sfamarsi” impone il consumo di tanti “alimenti” che non nutrono.

Dal Sud America al Corno d’Africa, dal Vietnam all’Indonesia, un’unica scia di “aroma di caffè”, dall’America all’Europa, un mare verde fatto di vigne, di Tabacco e… Di Canapa Indiana. Dall’Afghanistan alla Bolivia un interminabile ondeggiare di foglie di Coca e di Papaveri da Oppio.

Distese e distese di immense piantagioni al servizio di 1/3 degli abitanti della Terra, che privano delle basi alimentari i restanti 2/3, che se la passano male, ma hanno almeno la “soddisfazione” di fare la propria parte nel “sogno americano”…

Ed intanto, dalla Politica si susseguono risibili proclami di equità e solidarietà verso i poveri, ed irreali affermazioni di tolleranza zero verso i narcos.

Free your mind!

D.V.