“Mafia e Politica sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d’accordo. Il terreno su cui possono accordarsi è la spartizione del denaro pubblico, il profitto illegale sui pubblici lavori”. (Paolo Borsellino)
Incipit.
Impossibile negarlo: con l’inchiesta che ha svelato la linea del malaffare che per anni, a Roma, ha unito la Criminalità e il “Palazzo”, appiattito su un un “mono-colore” che non poteva non essere che quello dei soldi, è tornato in voga, tanto in Patria, quanto e soprattutto oltre-confine, lo stereotipo dell’Italia “pizza, Mafia e mandolino”… Tutto accompagnato da un biasimevole pizzico di Terrorismo Nero, proprio nella culla del Fascismo e da una spruzzata d’immancabile “retorica mazzettara”, nei riguardi, non a caso, di uno dei Paesi più corrotti del mondo.
E’ questo ciò che non vogliamo: che passi un messaggio scontato, possibile e giustificabile in base alla Cronaca giudiziaria, ma pur sempre non veritiero. L’Italia è e dev’essere tutt’altro. L’Italia non può avere la faccia di Totò Riina, di Francesco Schiavone, di Giuseppe Morabito, o “der ciecato” Massimo Carminati… Continua a leggere »