“Tempo. Il clima del momento, permanente argomento di conversazione fra persone che in realtà non se ne interessano affatto, ma hanno ereditato la tendenza a parlarne da antenati arborei per i quali, non avendo essi l’abitudine di portare abiti, si trattava di una cosa estremamente importante. L’istituzione di centri meteorologici nazionali e l’efficienza con cui continuano a propalare le loro abituali menzogne dimostra che persino i governi sono sensibili ai condizionamenti ereditari che ci provengono dai nostri progenitori della giungla”. Ambrose Bierce
Incipit. In principio era la folle mania Anglosassone di essere costantemente aggiornati riguardo alle “bizze meteorologiche”. Poi prese piede la moda globale di conoscere H24 lo stato del tempo, sia per il proliferare dei canali “all-news” sul modello della CNN, sia per la diffusione di siti web specializzati nel diffondere dati climatici, previsioni meteo, rilevazioni bariche e così via, col malcelato intento di dare un senso al loro reale scopo, ovvero: sommergere l’incauto utente con decine di noiosi ed invadenti banners pubblicitari…
Nel mezzo, ovviamente, frotte di giornalisti o pseudo-tali, che taluni preferirebbero etichettare come “giornalai”, che, tanto per riempire l’aria o le bianche pagine di un articoletto da rotocalco di quart’ordine, si perdono in “consigli utili”, severe raccomandazioni e personali considerazioni, dando vita al “festival dell’ovvietà”! Continua a leggere »