Silvio Berlusconi, in un'immagine che, probabilmente, ben rappresenta il suo stato d'animo, di Presidente del Consiglio dimissionario.

“Al vecchio Inverno subentrò l’April, natura s’è ringiovanita: dalla splendente cupola infinita del ciel, piovono raggi, fluir per l’aria io sento la mattutina brezza; e molce il petto ardente la soave freschezza; ascolto gorgheggiare gli augei che si destâr. Ed il romoreggiare di piante lungo e d’acque. Oh! come dolce è vivere qui nella solitudine lungi alle lotte umane, lungi alla moltitudine. S’io avessi mai a dire all’attimo fuggente: “Tempo, t’arresta”! No! Tutto si disperde!… Sul campo dell’onore, o chi dopo una danza delirante da morte è colto in braccio d’un’amante? Un uomo son io. O sono un Dio?… Qual luce si fa agli occhi miei? No, il mondo degli spiriti chiuso non è! È il tuo cor che è morto, e per sempre… Tu, discepol, ti leva! Bagna il tuo sen mortale nel purpureo raggio dell’aurora. Dall’empireo alla terra lo spazio armonioso s’apre per te in un cantico eternale”! (Tratto da: “La dannazione di Faust”, opera di Hector Berlioz).

Si dice che: “la pena che i buoni devono scontare per l’indifferenza alla Cosa Pubblica è quella di essere governati da uomini malvagi”. Che tale fosse il pensiero di Socrate, di Platone, o perché no, di entrambi, personalmente lo trovo estremamente “illuminante”, se raffrontato al modo d’intendere la Politica in Italia, sin “dalla notte dei tempi”… Continua a leggere »

Barack Obama, 44th President of the United States.

“In this dirty old part of the city, where the Sun refuse to shine, people tell me there ain’t no use in trying… Now my girl you’re so young and pretty and one thing I know is true, you’ll be dead before your time is due, I know… Watch my daddy in bed and tired, watch his hair been turning gray, he’s been working and slaving his life away, oh yes, I know it… He’s been working so hard. I’ve been working too babe. Every night and day. Yeah, yeah, yeah, yeah! We gotta get out of this place, if its the last thing we ever do. We gotta get out of this place, ‘cause girl, there’s a better life for me and you. Now my girl you’re so young and pretty and one thing I know is true, yeah! You’ll be dead before your time is due, I know it… Watch my daddy in bed and tired, watch his hair been turning gray, he’s been working and slaving his life away, I know he’s been working so hard. I’ve been working too babe. Every day baby. Yeah, yeah, yeah, yeah! We gotta get out of this place, if its the last thing we ever do… We gotta get out of this place, girl, there’s a better life for me and you… Somewhere baby, somehow I know it baby. We gotta get out of this place, if its the last thing we ever do… We gotta get out of this place, girl, there’s a better life for me and you… Believe me baby. I know it baby. You know it too”. (“We gotta get out of this place” by The Animals).

The G20 has just finished, with lots of promises and false purposes. The “sentence” has been emitted by the worldwide Elitebut I’m sure, as usual, that nothing’s gonna change for the masses…

Today, it’s not necessary to be a Socialist to admit that Capitalism is collapsing. All around the world a “new way” is coming to change this sick “Global System”. Unfortunately, it seems not to be the right way… Markets and Stock Exchanges are still suffering the effects of the Financial and Economic Crisis, unemployment is rising more and more, while some Countries are sinking under their debts. I’m referring to Greece on permanent strike, for example. But I’m referring to Italy too. My beloved Italy is forced to sink under incapacity and “jokes” of its Prime Minister Silvio Berlusconi (it’s useless to remind, once again, his judiciary endless troubles…). Continua a leggere »

O giovani dello sventurato mio Paese! Egli è in voi che rinascono sue speranze. In voi che all’uscire dai collegi, dalle case paterne, ovunque volgerete lo sguardo, non vi sarà fatto di scorgere che stranieri insultanti; non avrete dinanzi che un avvenire senza gloria, senza onore; non un bene che vi appartenga, non una gioia che non vi possa essere avvelenata dall’ingiustizia, dal disprezzo de’ vostri padroni, o peggio ancora, dei loro satelliti. Sì, o gioventù d’Italia, ti disprezzano, sperano che una vita molle ed oziosa varrà a snervare tuo intelletto, che ardore e coraggio ti staran solo sul labbro. Lo pensano, lo dicono i tiranni, e sogghignano ogniqualvolta su te arrestano l’infernale loro sguardo”. Santorre di Santarosa

Dieci anni… Sono trascorsi dieci anni dai lacrimogeni, dalle cariche delle Forze dell’Ordine, dalle manganellate e dai fiotti di sangue di Genova. Dieci anni dall’illegale “assalto” alla Scuola Diaz e soprattutto, dieci anni dal momento in cui la “Morte di Nero Vestita”, scese “mietitrice” su Piazza Alimonda… Continua a leggere »

New York City, 11 Settembre 2001. Alle 9:03 del mattino, il volo United Airlines 175 si schianta contro la Torre n.2 del WTC.

“I could climb until I reach where angels reside; ask around to find out where the junkies applied; you just up and left me on this rock all alone. It’s my fault for knowing not what I should have known. Oh, my heart is dried up, beating slow; oh It’s been deflating since you… Died. Died. Since you… Died. You… Died. I could drop until I touch the sinister side; visit all attractions flippin’ back and aside; still you leave me rotting on this rock all alone; it’s my fault for knowing not what I should have known. Oh, My heart is dried up, beating slow; oh, It’s been deflating since you… Died. Died. Since you… Died. You… Died. Oh, my heart is dried up, beating slow: oh, It’s been deflating since you… Died. Died. Since you… Died. You… Died. I could climb until I reach where angels reside; I could drop until I touch the sinister side; oh, my heart is dried up, beating slow; oh It’s been deflating since you… Died. Died. Since you… Died. You… Died. Died. You… Died. Died. You… Died”. (“Died” by Alice in Chains).

Ricordo bene… Anzi, ricordo benissimo quel maledetto giorno in cui la Storia volle rendermi mio malgrado partecipe di un evento – seppure indirettamente – che ancor oggi pare aver fermato il tempo, segnando il futuro delle nuove generazioni e passando agli annali come “NY, 9/11”.

Quel giorno, uno come tanti, espressi tutto lo stupore, lo sbigottimento e le paure, usando poche semplici parole: “mio Dio, non è possibile”!

Già, uno come tanti, perché è indubbio che quanti si siano trovati a subire quel dramma collettivo – in prima persona o “filtrati” dalla TV – abbiano sentito degli analoghi pensieri rimbombare nella propria testa…

Dopo tutto, non serve essere degli “unti del Signore”, né degli assidui “frequentatori del Tempio”, per ammettere che innanzi ad un evento di tale portata e di tanta distruzione concentrata in pochi momenti, all’emotività ed alla fragilità umana non resti che raccomandarsi “armi e bagagli” al proprio Dio, nelle variegate spoglie offerte da questa o quella Religione… Continua a leggere »

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi.

Non serve dirvi che le cose vanno male, tutti quanti sanno che vanno male. Abbiamo una Crisi. Molti non hanno un lavoro e chi ce l’ha vive con la paura di perderlo. Il potere d’acquisto del dollaro è zero. Le banche stanno fallendo, i negozianti hanno il fucile nascosto sotto il banco, i teppisti scorrazzano per le strade e non c’è nessuno che sappia cosa fare e non se ne vede la fine. Sappiamo che l’aria ormai è irrespirabile e che il nostro cibo è immangiabile. Stiamo seduti a guardare la TV mentre il nostro telecronista locale ci dice che oggi ci sono stati quindici omicidi e sessantatre reati di violenza come se tutto questo fosse normale, sappiamo che le cose vanno male, più che male! È la follia! È come se tutto dovunque fosse impazzito così che noi non usciamo più. Ce ne stiamo in casa e lentamente il mondo in cui viviamo diventa più piccolo e diciamo soltanto: “Almeno lasciateci tranquilli nei nostri salotti per piacere! Lasciatemi il mio tostapane, la mia TV, la mia vecchia bicicletta e io non dirò niente ma… ma lasciatemi tranquillo!”. Beh! Io non vi lascerò tranquilli. Io voglio che voi vi incazziate. Non voglio che protestiate, non voglio che vi ribelliate, non voglio che scriviate al vostro senatore, perché non saprei cosa dirvi di scrivere: io non so cosa fare per combattere la crisi e l’inflazione e i russi e la violenza per le strade. Io so soltanto che prima dovete incazzarvi. Dovete dire: “Sono un essere umano, porca puttana! La mia vita ha un valore“! Quindi io voglio che ora voi vi alziate. Voglio che tutti voi vi alziate dalle vostre sedie. Voglio che vi alziate proprio adesso, che andiate alla finestra e l’apriate e vi affacciate tutti ed urliate: “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più“! Voglio che vi alziate in questo istante. Alzatevi, andate alla finestra, apritela, mettete fuori la testa e urlate: “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più“! Le cose devono cambiare, ma prima vi dovete incazzare. Dovete dire: “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più“! Allora penseremo a cosa fare per combattere la Crisi e l’inflazione e la crisi energetica, ma Cristo, alzatevi dalle vostre sedie, andate alla finestra, mettete fuori la testa e ditelo, gridatelo: “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più“! (dal Film “Network” – Quinto Potere – di Sidney Lumet). Continua a leggere »