MissileRS-24“Non devi combattere troppo spesso con un nemico, altrimenti gli insegnerai tutta la tua arte bellica”. Napoleone Bonaparte

Triste ricorrenza quelle odierna. Esattamente settant’anni fa aveva inizio il II conflitto mondiale, con l’invasione della Polonia da parte del III Reich. Il risultato? La morte di 55 milioni di persone in 6 anni di durissime battaglie e lo stravolgimento politico, geografico e socio-economico dell’interno continente Europeo.

Ma veniamo a noi…

Per chi non se ne fosse accorto, da qualche tempo sono tornate di moda la “guerra fredda” e le operazioni di spionaggio. E non mi riferisco all’oscura e mai chiarita morte dell’ex 007 Russo, Alexander Litvninenko, che 3 anni fa venne “messo a tacere” con una “bevuta” al Polonio 210, nella Swinging London del XXI secolo.

Ho invece in mente l’oscura vicenda del mercantile Arctic Sea, la cui sparizione da rotta, radar e satelliti, ha recentemente messo in allarme il Governo Russo.

Partita da un porto Finlandese con un carico di legname di pregio e destinata ad un porto Algerino, la nave – battente bandiera Maltese, ma operante per una società a capitale Russo – è scomparsa nel nulla lo scorso 24 Luglio. Subito e stranamente, si è gridato all’atto di pirateria e proprio in ragione di ciò, diverse unità da guerra di stanza sul Mar Nero, sono state inviate in pieno Atlantico, con il compito di reprimere l’attacco dei “filibustieri”, salvare l’equipaggio e recuperare la merce, che probabilmente non era solo quella “ufficialmente” dichiarata…

Dopo alcuni giorni di “caccia alla volpe”, la nave è ricomparsa a metà Agosto, al largo delle Isole di Capo Verde.

In base alle informazioni più o meno manipolate, diffuse dagli uomini di Putin, otto uomini identificatisi come Forza di Polizia Doganale, sarebbero saliti a bordo del cargo nei pressi delle coste Svedesi, prendendone poi in ostaggio l’equipaggio. Messi alle strette dalla Marina di Mosca, i sequestratori avrebbero rivisto i propri intenti di fuga, venendo intercettati.

Al momento del ritrovamento, i 15 membri dell’equipaggio sono stati trasferiti sulla fregata Ladny per essere interrogati. Poco dopo il Ministero della Difesa Russo ha dichiarato che 8 uomini – di nazionalità più o meno accertata – siano stati tratti in arresto, perché accusati di rapimento e sequestro.

Viste le pressioni politiche internazionali, la Commissione d’inchiesta guidata dal Procuratore Generale Alexander Bastrykin, ha dovuto “aprire” all’ipotesi di un carico segreto presente sul mercantile.

Secondo fonti giornalistiche locali, dietro alla vicenda ci sarebbe il Mossad – servizio segreto Israeliano – che avrebbe abbordato la nave nel Mar Baltico, con l’intento di bloccare una fornitura di missili da crociera X-55 e anti-aerei S300 all’Iran e stroncare un contrabbando già ben avviato. A riprova di ciò, l’improvvisa visita a Mosca del Presidente Israeliano Peres, diretta probabilmente ad ottenere spiegazioni dal Cremlino. Le armi sarebbero state imbarcate nel porto di Kaliningrad sull’Arctic Sea, che poi avrebbe raggiunto la Finlandia per caricare il legno e salpare alla volta dell’Algeria.

Se non vi basta, secondo alcuni osservatori Americani, i veri titolari della nave sarebbero Nord Coreani e non Russi.

Insomma, c’è materiale interessante per i vari Centri di Studi Strategici e per… Almeno un paio di nuovi film di James Bond. Non vi pare?

D.V.