codicebinario2“Conquista te stesso, non il mondo”. Cartesio

Capita sovente, che ci si accorga della grandezza di un personaggio e delle sue idee, non tanto durante la sua vita, ma diverso tempo dopo. Ci si chiami Gesù Cristo, Giulio Cesare, Leonardo da Vinci, Galileo Galilei, Enrico Fermi, ecc. ecc. O magari George Orwell (autore del romanzo 1984), o Lawrence ed Andrew Wachowski (creatori della trilogia cinematografica di Matrix).

Senza aprire capitoli da critici letterari, né da cinefili o cineasti, il concetto di società sfruttata per fini discutibili, ed in cui la libertà individuale ed il libero arbitrio siano delle mere apparenze è quanto mai evidente. Dietrologie a parte, è estremamente probabile, a mio avviso, che una inteligencja potente, indefinita ed inarrivabile guidi ed indirizzi la vita di miliardi di persone. Che ne facciano parte Politici, Massoni, o Re del mondo, poco importa, la sola regola è dominare lontano da occhi indiscreti. Democrazia, libertà, giustizia? Ahimè, pura filosofia per annebbiare le menti.

Pensateci un attimo. A ben guardare ciascuno di noi vive “di rincorsa”, seguendo percorsi standard, dalla sveglia al lavoro, dalla palestra al drink in compagnia, dal disimpegno politico alla “rassegnazione sociale”, dalle vacanze last minute alla cena di gala… Chi provi a “cambiar tema” viene additato come idealista, anticonformista, alternativo, strano, rivoluzionario e addirittura pazzo! Insomma, da “rieducare”.

La democrazia viene descritta come “bene” da esportare a chi non ne goda, anche a suon di cannonate. Poi si riduce di fatto, al voto espresso al seggio, durante le elezioni. Stop!

La giustizia è invece una “entità astratta”, per cui ci si batta utopicamente e disperatamente.

La libertà è un “costrutto” che dovrebbe esaltare la ragione e l’azione individuale, il suo “imporsi sull’ambiente”. Ma la sua assenza – o a voler essere più possibilisti, il suo ridimensionamento – è palese. Un insieme di controlli incrociati che c’insegue fatto di Bancomat, Carte fedeltà del Supermercato o del benzinaio, Telepass autostradale, biglietti nominativi di treni, aerei, navi, telefoni cellulari, connessioni ad Internet e social networks, telecamere di sorveglianza, foto “taggate”, ecc… Tutte cose spacciate per “indispensabili”, nella vita quotidiana, “sicura” e “normale”, ma che in realtà hanno l’unica finalità di vigilare su di noi, povere marionette, mantenendoci sui “giusti binari”. E pensare che sia sogno di tanti, quello di esser protagonisti di programmi TV On air H24… Stranezze esistenziali.

Di contorno poi, tanti problemi “normali” che da quando nasciamo a quando moriamo, “stanno lì” in eterno a farci chiedere: perché? Che tu venga alla luce a Brazzaville, Calcutta, o Mogadiscio hai il destino segnato: restare schiavo del nulla, o fuggire a prenderti il tuo pezzo di mondo, sperando che non ti “ributtino a mare”. Che tu cresca a New York, Milano, Tokyo, Londra o Parigi la tua ars predatoria è pronta a colpire il Pianeta, fregandotene di quanti rimangano a concimare il deserto, o a nutrire i pesci

Cosa spiegherebbe mai il modello “due pesi e due misure” che manda avanti la macchina della vita, se non la ferma volontà di una manciata di loschi figuri che traggano vantaggio da esso?

E pensare che basterebbe un po’ più d’equità per cambiare la “scena”… Ma poi vivremmo davvero, nella sceneggiatura di un film.

D.V.