“La cosmetica è la scienza del cosmo della donna”. Karl Kraus
Per quanti credessero ancora alle favole, dubitando che la realtà fosse capace di superare la mirabolante fantasia degli sceneggiatori di Hollywood, la notizia comparsa su tutti i media Peruviani, poi ripresa dalle Agenzie Internazionali, dev’essere stato un colpo da K.O.
Dopo mesi d’intense investigazioni, la Polizia del Paese Sud Americano è riuscita a catturare 4 appartenenti della banda “Los Pishtacos del Huallaga”, che in 30 anni avrebbero assassinato più di sessanta persone, con lo scopo di estrarre il grasso dai loro cadaveri e rivenderlo sul mercato clandestino, a 15.000 Dollari al litro. Al momento dell’arresto, sono stati recuperati ben 17 litri di sostanza organica, stoccata ed in attesa di essere venduta.
Stando alle dichiarazioni del Procuratore Generale di Lima, Jorge Sans, la banda avrebbe operato indisturbatamente nella Valle di Huallaga – zona già nota in passato, per la forte presenza dei guerriglieri di “Sendero Luminoso” e di pericolosi narcotrafficanti – e sembra che fosse composta da una dozzina di persone, tra cui due Italiani…
Fino ad oggi, proprio la presenza in quella Regione, di cartelli della droga e di movimenti antigovernativi, aveva portato a ritenere, che le numerose “sparizioni” di contadini avvenute negli anni, fossero semplici “questioni” legate a quegli interessi criminali. Ora, alla luce della macabra scoperta, parecchi casi dovranno essere riaperti e riesaminati. Nel frattempo, continua senza tregua la caccia ai latitanti.
Come dichiarato dal Responsabile del Dipartimento di Polizia Anticrimine, Gen. Eusebio Félix Murga, la gang si rifaceva alla Leggenda pre-Colombiana locale del “Pishtaco” – un vampiro armato di machete, che di notte assalirebbe l’incauto viandante delle Ande, per cibarsi della sua carne e rivenderne il grasso – e seguendo una sorta di rituale religioso, prima attirava le vittime con la falsa promessa di un’offerta di lavoro, per poi decapitarle e provvedere all’estrazione del “prodotto” direttamente dal torace e dai muscoli, ed avviarlo a “distillazione”. Quel che restava dei corpi, dopo lo scempio, veniva gettato nel fiume o sotterrato nella foresta.
In effetti, intorno al laboratorio degli orrori, situato in una modesta casa rurale, nei pressi di Pillao (Huánuco), gli investigatori hanno rinvenuto alcune teste mozzate e numerose ossa umane.
Tutto è bene quel che finisce bene? Non si direbbe, visto che i clienti del lucroso commercio sarebbero state alcune aziende estere (Europee?) specializzate nella fabbricazione di cosmetici, creme solari e addirittura, si presume, medicinali anticancro! E certo non basta a svelare l’arcano, lo scetticismo espresso dalle Autorità Mediche, che dubitano della possibile esistenza di un mercato nero del grasso umano, vista l’ampia disponibilità di provenienza chirurgica.
Insomma, come se non fosse abbastanza lo scandalosa “moda” degli organi ordinati su commissione, da pazienti ricchi e senza scrupoli – che “si nutre” dell’affamata popolazione dei Paesi Poveri, o che “svuota” le carceri Cinesi dai condannati a morte – lo stomaco delle persone per bene, della gente onesta e fiduciosa, di coloro che si accontentano di vedere il Sole sorgere al mattino, o di quelli che godano del sorriso di un bambino, esce stremato innanzi ad una nuova, abominevole e nauseante verità.
…Che sia il caso di cominciare quella dieta dimagrante, che tanto a lungo avete rinviato?
D.V.