“Il voto malavitoso condiziona e inquina la politica e le elezioni di metà del Paese. Nel 2001 Berlusconi vinse in Sicilia 61 collegi su 61. È comunque opinione che quel trionfo fu dovuto anche ai voti controllati dalla mafia. E ora il Cavaliere ritenta il colpo rilanciando il ponte di Messina, che sarebbe inevitabilmente una colossale pacchia per l’onorata società. Come insegna l’autostrada Salerno-Reggio Calabria, fatturata metro per metro dalle cosche”. (Giovanni Sartori)
“Il bello della Democrazia è proprio questo: tutti possono parlare, ma non occorre ascoltare (…) Le verità che contano, i grandi principi, alla fine, restano sempre due o tre. Sono quelli che ti ha insegnato tua madre da bambino”. (Enzo Biagi)
“Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente”. (Indro Montanelli)
Intervista a D.V. del Comitato di Redazione.
Bene. Eccoci qua, in procinto di tornare finalmente alle urne, dopo anni di “Democrazia sospesa”, Governi Tecnici e Governi illegittimi causa “Porcellum”. Per chi voterai?
Beh, per prima cosa voglio dirti per chi non voterò. Il primo della lista è Matteo Renzi, ovviamente. Il “Campione del Marketing di se stesso”, il cui unico merito, a parte aver perso il Referendum sulle Riforme della Costituzione, è indubbiamente quello di ver disintegrato il PD…
A mio avviso, nessuno meglio di lui può rappresentare l’esempio ciò che la Politica non debba, non dovrebbe, né dovrà più essere, in Italia… Non foss’altro che per un semplice e indiscutibile assunto: la sua figura è di troppo in questa Campagna Elettorale, già di per sé folle, villana e troppo spesso attorciglia su un nulla che non sia il semplice e puro attacco personale.
Di troppo dicevo, se non per Onestà, quanto meno per rispetto verso la parola data agli elettori, prima del 4 Dicembre del 2016. Hai presente la promessa di lasciare il suo lavoro da “politicante” e di cambiare mestiere? Ecco, io penso proprio a tale affermazione. Dargli ora il proprio Voto sarebbe un’offesa auto-inflitta, prima ancora che un oltraggio alla Repubblica Italiana. Se non è in grado di deciderlo da sé, mandiamolo a casa, una volta per sempre, in questa ghiotta occasione alle porte, voltandogli definitivamente le spalle.
Vuoi dire che anche per l’ex Sindaco di Firenze valga l’adagio: “Il Potere logora chi non ce l’ha”?
Ovvio che sì! Ti faccio un semplice esempio. Senza tornare a rinverdire i “successi” del suo Esecutivo delle idi di Marzo, nato e cresciuto radicandosi nel terreno di un tradimento architettato a spese di un pur sempre discutibile Enrico Letta, pensa al suo accanimento nell’aizzare i giornali di parte e la Televisione di Stato, a lui prostrati, nel creare un’artificiosa Rimborsopoli con protagonista il Movimento Cinque Stelle… Piuttosto che sproloquiare contro la sbadataggine di Luigi Di Maio e del M5S, riguardo a fatti interni a un movimento politico e a Denaro comunque attinente allo stipendio incassato da Parlamentari “poco fedeli” al proprio credo; invece di sparare qua e là promesse da marinaio che quando sedeva in capo al Governo era ben lungi dal mantenere, sarebbe meglio che ci spiegasse come mai il suo PD non abbia seguito l’esempio del Movimento Cinque Stelle, decurtando gli emolumenti ai propri Deputati e Senatori e destinando i risparmi al finanziamento del Micro Credito.
Ma da uno che per eccesso di “grandeur” abbia affibbiato ai contribuenti Italiani, per i decenni a venire, un esosissimo Aereo di Stato e che alla parola “Banche” si perda in arzigogolate spiegazioni che tutto fanno fuorché il bene dei risparmiatori, non pretendo alcuna risposta che non sia il silenzio. Dopo tutto, delle sue “boutades” son piene le fosse…
Detto no a Matteo Renzi, ci sono comunque tante altre opzioni. Che ne pensi degli altri leaders a disposizione?
Beh, posso dirti che non voterò neanche per l’altro Matteo (Salvini, ndr). Ti fideresti di un tipo che ciarli tanto di Lavoro, quando sappia a malapena cosa significhi rimboccarsi le maniche? O di uno che abbia perorato per anni la causa della Secessione, per poi fare una giravolta, ponendosi come Salvatore dell’Italia, con capitale “Roma ladrona”? Che faccia la guerra all’Europa e all’Euro senza avere cognizione che le “ricette economiche” proposte sarebbero ben peggiori del male causato in passato dai burocrati di Bruxelles da un lato e dagli accomodanti politici Italiani dall’altro? E infine, ti fideresti di uno che cavalchi e fomenti l’ira e l’irrazionalità di un popolo fatto “branco”, con la scusa della Sicurezza? Io, no. Ecco perché rispedisco al mittente le chiacchiere che fanno tanto chiasso e che stimolano le fantasie delle menti fragili.
Né voterò il mio “nemico di sempre”, ovvero Silvio Berlusconi. Assegnare il Voto a un vecchio “tombeur de femmes” dalle discutibilissime capacità di Governo, per di più condannato per Frode Fiscale dalla Magistratura, Rossa, Nera o Rosso-Nera che sia, vorrebbe dire darsi la zappa sui piedi una volta ancora. Tali, tante, troppe e innumerevoli sono le memorie storiche contro quest’uomo che negarle o passarci sopra sarebbe un atto nauseante, o meglio, un suicidio etico e morale. Quando penso all’ex Cavaliere penso sempre ad Enzo Biagi, vittima a suo tempo dell’Editto Bulgaro e alle sue parole: “Se Berlusconi avesse le tette farebbe anche l’annunciatrice”… Peccato che certi giornalisti-giornalai di oggi non abbiano imparato alcunché da certe riflessioni fin troppo illuminate.
In aggiunta, dalle dichiarazioni di Berlusconi circa la necessità di tornare subito alle Urne, qualora dall’appuntamento del 4 Marzo non scaturisse una Maggioranza, in Parlamento, capace di partorire un Governo nella pienezza dei suoi poteri, si evince, ancora una volta, che al “Caimano” non freghi un bel nulla del nostro Paese. Il suo scopo, di tutta evidenza anche agli occhi degli stolti, è già adesso quello di ripresentarsi a un’eventuale, nuova tornata elettorale, in qualità di candidato unico del Centro Destra, nella certezza, più o meno reale, che l’Alta Corte di Strasburgo dichiari l’illegittimità della sua Incandidabilità, così come imposto dalla Legge Severino. Il suo unico interesse insomma, è quello di essere riabilitato agli occhi degli Italiani e del mondo.
Credo che a questo punto della Storia, sia necessario guardare oltre… Insomma: è tempo che “Forza Italia” torni ad essere un puro e semplice incitamento sportivo; è ora che la Politica delle promesse da marinaio venga meno; è il momento giusto per dare il via libera all’Uomo di Arcore affinché si accampi, finalmente, laddove meriti, ossia tra le Piramidi d’Egitto…
Restando a Destra, non sceglierò neanche Fratelli d’Italia della “sovranista” Giorgia Meloni, In effetti, ai Meloni preferisco i Cocomeri… A parte le battute, credo che Giorgia Meloni, recentemente “benedetta” da un tipo per nulla rassicurante come il leader Ungherese Viktor Orbán, anziché sognare Palazzo Chigi, dovrebbe cambiar mestiere, lasciando stare la politica, per dedicarsi anima e corpo alla moda. Dopo tutto, di una che appaia così piacente nei manifesti elettorali, le passerelle non possono fare assolutamente a meno. E poi, rispetto alle beghe parlamentari, vuoi mettere?
Men che meno potrò dare credito a Forza Nuova o a CasaPound. Ma ti pare che possa considerare, senza rabbrividire, dei Partiti dalle palesi “Nere ispirazioni”, sebbene edulcorate da un apparente stile social-conservatore moderno, o a Movimenti estremisti che guardino al Duce come al Salvatore della Patria? Ciò, specie quando si consideri che la Costituzione che ho difeso da troppi tentativi di scempio, sia scritta col sangue dei figli della Resistenza contro il Regime e la Dittatura, a difesa e a ripristino della Libertà. In Italia non c’è spazio per il “Fascismo 2.0″. Oltre che la Legge delle leggi, lo diacono il buon senso, la dignità e la Ragione.
Dall’altra parte della barricata non potrei in alcun caso concedere il lusso del mio voto a Pietro Grasso e a Laura Boldrini. Se per quest’ultima non posso nascondere una viscerale antipatia legata alle sue dichiarazioni, agli atti e ai fatti compiuti durate la sua permanenza sullo scranno di Terza Carica dello Stato, all’ex Magistrato non perdono l’immagine del “vorrei ma non posso” che si è cucito addosso in veste di Presidente del Senato, come avvenuto in occasione delle votazioni sul Rosatellum, ovvero, della schifosa legge elettorale anti-grillini, che tutti adesso desiderano cancellare, una volta che sia terminata la conta… Inoltre, ho trovato davvero fuori luogo che delle figure istituzionali abbiano scelto di “scendere in campo” come mine vaganti, nell’arena della politica attiva, fondando addirittura un nuovo soggetto politico.
E poi, restando a Sinistra, non se ne può più di vedere sempre le stesse facce che ingrassatesi a nostre spese, lustro dopo lustro, in veste di “professionisti del seggio”. Possibile che nel 2018 si debba ancora avere a che fare con “comunisti-ex-comunisti-post-comunisti” come Pierluigi Bersani e Massimo D’Alema? O con liberisti-libertari radicali, con il piede in due staffe ad elezioni alternate, come Emma Bonino (che considero una delle più sopravvalutate esponenti della Politica di tutti i tempi)?
A ben guardare restano ben poche frecce nella tua faretra… Devo supporre che il Movimento Cinque Stelle sarà il simbolo sui cui metterai la tua “X” nel segreto della cabina elettorale?
In tutta sincerità, sebbene non condivida alcuni punti del programma del Movimento fondato da Grillo e Casaleggio, ormai cresciuto e capace di correre autonomamente; nonostante alcuni scivoloni organizzativi, tipo quello sui mancati rimborsi; a dispetto di Virginia Raggi… Il 4 Marzo, assegnerò il mio voto al M5S per ricostruire il Futuro dell’Italia, dando fiducia a Luigi Di Maio e alla sua squadra di Governo.
Detto ciò, confidando che tanti altri milioni di connazionali facciano lo stesso, che si vinca o che si “pareggi” sono sicuro che assisteremo a una svolta epocale. E sarà davvero un bello spettacolo vedere un gruppo di giovani – incapaci di arrendersi alla gerontocrazia che ha affossato un’intera Nazione – diventare la prima forza del Parlamento, alla faccia delle speranze e degli intendimenti di gente come Sua Maestà “Re Giorgio Napolitano”, noto e perdurante puparo dietro le quinte. E sarà interessante vedere come un Presidente della Repubblica sotto-tono nei fatti, come Sergio Mattarella, vorrà muoversi allorché dovesse trovarsi con le spalle al muro.
Comunque vada sarà un successo. In alto i cuori!
Del Comitato di Redazione.
Grazie a D.V.